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Yigio.
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We, vi faccio leggere una cavolata che ho scritto, come prova script pubblicitaria (è solo una prova!)
Giornata d'agosto, città deserta. Ci sono solo poche macchine e un
autobus che disturbano il rumore degli uccellini e dei vari rumori
non-da-città.
Ci concentriamo sull'autista d'autobus, da ora in poi Mario.
Mario è un uomo grasso, sulla quarantina, semi calvo con le dita
tozze e gonfie che non riesce neanche ad aggrappare in maniera
umana il volante tondo dell'autobus.
Suda, e la sua polo bianca è ormai diventata trasparente facendo
notare i rotoli, i peli e i capezzoli. È cosa di più disgustoso ci
sia. Un paio di mosche gli svolazzano intorno.
Nessuna musica, ancora. Si ferma al capolinea e si accende una
sigaretta. Preme due leve, mette il freno a mano e poggia i piedi
sull'immenso cruscotto, levandosi le scarpe. Apre una pagina a
caso di 'TV sorrisi e canzoni'; e si ritrova davanti i divi più
invidiati, ballare praticamente nudi su una spiaggia in Sardegna.
Il background, come risucchiato da un buco nero svanisce, per poi
esplodere diventando lo scenario visto pochi istanti prima nella
rivista. Qui si accompagnano i classici suoni di risucchio ed
esplosione.
Due modelle gli ballano sensualmente attorno, e lui continua a
fumarsi una sigaretta, tentando di apparire 'figo'. Sempre più
convinto si leva la maglietta, e comincia a spalmarsi il sudore
ovunque, sulle gambe, sulla pancia immensa e in faccia.
Un gruppo di ragazze viene fermata dai buttofuori che lo nota e
vogliono usufruire della sua presenza; in assenza di alternative
gli lanciano biancheria intima. In tutto ciò una musica minimal
accompagna le azioni; la musica è molto ma molto bella ed accentua
i movimenti di tutti, rendendo tutto più armonico.
Un brusco risveglio dal sogno a causa della sigaretta caduta per
terra, la raccoglie. Qui più o meno comincia il primo ritornello
di “You can't always get what you want”. Sconsolato, leva il freno
a mano e riparte per la sua routine. Al primo semaforo la topolona
modella con cui ballava nel sonno che attraversa le strisce
pedonali, gli fa un largo sorriso e muove la mano verso di lui.
Grosso sospiro, Mario guarda il giornale e gli fa l'occhiolino.
“Non puoi sempre avere ciò che vuoi, ma tentare non è uno spreco”
Durata: dai 20s ai 30s.
Edited by Yigio - 4/3/2012, 02:40.