Crack Couples Fan Fiction

Affascinante nukening di grado S, trentenne, dai capelli verdi e la pelle bicolore, cerca ragazza bionda per relazione seria.
Mi piace la flora, uscire di soppiatto dal sottosuolo, dialogare con la mia controparte mentale e mangiare cadaveri.

Itachi alzò la testa dal foglio che aveva appena letto, espressione marmorea in volto.
-Allora, che ne dici?- gli domandò il collega alle spalle.
-Zestu, ho il serio dubbio che non attirerai troppa gente ai cuori solitari…
-Ho cercato di essere sincero…
-Forse un po’ troppo. Puntualizzò l’altro
-Te l’avevo detto io…. Rinfacciò il lato nero.
Zetsu bianco sospirò. –Itachi, sapresti come fare te?
L’Uchiha prese una penna da sotto l’uniforme, cancellando la sregolata scrittura a matita di Zetsu.
Scribacchiò per alcuni secondi, poi mostrò il risultato.

Affascinante trentenne cerca bionda solare per relazione seria.
Mi piace il giardinaggio, le passeggiate al chiaro di luna, la buona tavola e l’arte della conversazione.

Il moro dagl’occhi rossi annuì. –Molto meglio.
-Non mi rispecchia a dire il vero però…
-Le lettere dei cuori solitari non rispecchiano mai la realtà…
-Come lo sai?
-Ho dovuto accompagnare Kisame a dodici incontri differenti. Credimi, lo so…
Nella stanza piombò il volto blu e ruvido dello spadaccino.
-Maledetto! Tuonò, -Mi avevi promesso che non lo dicevi a nessuno!
Itachi lo guardò stancamente –Ma chi vuoi che lo venga a sapere?
Hidan fece capolino dietro all’uomo pesce.–Diamine dodici appuntamenti. Sei proprio uno sfigato…
Kakuzu fu dietro di lui.–Per una volta concordo con il fanatico…
Il sorriso gioviale di Deidara sormontò gl’altri:-UN!
Il labbro inferiore di Kisame iniziò a fremere . Lo spadaccino si lanciò in corsa lungo il corridoio, piangendo come una fontana . Subito dopo si udì uno sbattere di porte, e la disperazione sommessa dell’uomo in blu.
-Dannazione! Itachi si fece largo tra la folla, -Sarete contenti! Si è chiuso in bagno… un’altra volta!
Tutti seguirono Itachi, eccetto Zetsu. Il cannibale fissò il foglio scritto dall’Uchiha, pensieroso.
-Che hai intenzione di fare all’ora?
-Invierò la lettera… adesso…
Uscì dalla stanza, immergendosi lungo il corridoio di roccia della base. Mentre usciva alla luce del sole, udì la voce del leader.
-KISAME! E’ già la terza volta questa settimana! Esci o mi incazzo sul serio!

Zestu attraversava la foresta a passo zombie, la lettera accuratamente piegata in una busta.
-Non ho ancora capito perché lo fai.- Disse Nero
-E’ da quando abbiamo abbandonato il Villaggio dell’Erba che non incontro una donna.
-L'ultima è stata Hanna.
-Già…
Il bianco guardò il cielo assorto. –Hanna era bellissima…
-Ed era anche parecchio saporita. Sapeva di pollo.
Zestu arrivò alla strada, semi deserta. Infilò la busta in una buca delle lettere lungo la carreggiata.
-E’ andata. Speriamo rispondano.
-La domanda giusta è: e se rispondono?
-Risponderò a mia volta.
-E se vogliono incontrarci?
-Ci incontreranno…
Zetsu nero rimase muto per un po’. –Il ragionamento fila.- Concordò.

Una settimana dopo.
I dieci membri dell’Akatsuki si ritrovarono di prima mattina, a fare colazione. Blue Chan poggiò frittelle, tost imburrati e un bel braccio caldo per Zestu.
Iniziarono a mangiare, il leader arrivò di lì a poco.
-Posta! Informò.
Tutti lo fissarono, mentre scorreva buste e lettere.
-Pubblicità, pubblicità, pubblicità, pubblicità… Deidara è arrivato il Death Note 5 che avevi ordinato.
-UN! Esclamò l’altro di felicità.
- Pubblicità, pubblicità, pubblicità… Kisame questa è per te.
Lo spadaccino afferrò la lettera e la dispiegò.

Signor Hoshigaki.
La informiamo che la sua auto in sosta vietata è stata ritirata e ridotta ad un cubo. Le consigliamo inoltre di pagare la multa di 10.000.000 ryo per la sosta vietata.

Kisame sgranò gl’occhi.
-La mia macchina… biascicò –LA MIA MACCHINA!!
Piangendo si lanciò in corsa fuori dalla cucina , chiudendosi in bagno.
Itachi si alzò in piedi, seguendolo. –Che palle…
-Pubblicità, pubblicità, pubblicità, pubblicità, ancora pubblicità… Oh! Una lettera di Orochimaru!-
Iniziò a leggere:

Cari ragazzi? Come state? Io bene.
Ultimamente le giornate si fanno più noiose, Sasuke si aggira nei miei covi ripetendo frasi sconnesse su “vendetta”, “omicidio”, “Yaoi” e cose strampalate del genere.
Mi dispiace informarvi che non potrò venire al cenone di Natale ques’anno, troppi impegni.
Cordiali saluti, Orochimaru.

Deidara si rattristò: -UN!
Blue Chan gli fu vicino, accarezzandogli la testa. –Su su, Vedremo Orochimaru l’anno prossimo!-
Il dinamitardo sorrise: -UN!
-Molta pubblicità. Lettere da parte dei Fan… una lettera per Sasori. Se la buttò dietro le spalle, ignorandola. –Oh, e in ultima una lettera per Zestu.-
Il bicolore s’alzò, afferrando con fremito.
Mentre la colazione continuava, lui si mise a leggere.

Hidan guardò il compagno bicolore. La parte nera era più pallida del solito.
-Zetsu qualche problema?
Il cannibale fissava il foglio di carta a bocca spalancata.
-Kakuzu c’è qualcosa che non va…
Il banchiere guardò il collega –Che?-
-Zetsu non ha toccato il suo braccio.
Blue Chan si avvicinò all’uomo pianta. –Hai bisogno di un’annaffiatina?-
Itachi rientrò nella stanza, un Kisame cupo e rattristato, gl’occhi ancora umidi.
-Mi vuole incontrare!- esclamò Zetsu
-Ci vuole incontrare!- rincarò Nero.
Il volto di Kisame si ruppe. –Ti vuole incontrare?! Dopo appena una settimana?!-
Itachi lo fissò mentre correva fino al bagno.
-Diamine allora lo fate apposta…
Tutti lo guardarono, alzando le sopracciglia.
L’Uchiha fece spallucce. –Stavolta non ci vado io.-
Blue Chan roteò gl’occhi con un sospiro, seguendo l’uomo pesce.
Itachi guardò il collega bicolore. –Allora, che ci dici?-
-E’ una ragazza di Konoha- informò.
Itachi sorrise – Fantastico! Le ragazze di Konoha sono le più facili! Basta chiedere a Sasori! –
Il rosso comparì da dietro un quotidiano. – E’ vero- confermò.
Kakuzu inarcò le sopracciglia, sorpreso. –Sasori ma tu non eri morto?-
-Anche questo è vero…- il burattinaio ricominciò a leggere.
Il leader prese i piatti dal tavolo e lì gettò nel lavandino. –Cos’hai intenzione di fare?-
-Vuole incontrarmi per una cena… devo andare…-
Hidan gli si piazzò davanti alla faccia. –Con questi vestiti?-
-perché?-
-Amico, a te serve una cosa chiamata SAVOIR FAIRE…-
Il cellulare di Hidan suonò, interrompendo il suo parlare.
-P***a t***a di tua madre p*****a! Sempre a interrompere nei c***o di momenti meno adatti!-
-UN!-
-Smettila Hidan, così fai piangere anche Deidara…- ordinò il Leader.
Sasori poggiò una mano sulla spalla di Zetsu, in segno fraterno. -Comunque Hidan ha ragione… devi presentarti in maniera convincente…-
-Ma ce la potrò fare?-
-Certo che ce la farai… -
Leader si alzò in piedi – Credo che Zetsu abbia bisogno di un po’ d’aiuto… cosa gli serve?-
-UN!-
-hai ragione Deidara… una macchina fica…-
-Già gli serve una macchina-
-Si si, una macchina-
Dal bagno si udì Blue Chan urlare: -La smettete di dire macchina?!-
Kisame strepitava.
-Ok, chi gli presta la macchina?- chiese Itachi.
Gli sguardi di tutti si spostarono su Hidan, piuttosto preoccupato. –Ehi!- esclamò –Nessuno tocca la mia tamarro mobile! Ho passato grandi momenti con lei…-



-Resta il fatto che adesso gliela presti!-Leader socchiuse gl’occhi –O ti pentirai di essere immortale…-
-Cos’è una minaccia?-
La testa di Hidan rotolò sul pavimento, mentre strepitava una bestemmia dietro l’altra.
-La gente ci sta prendendo la mano ultimamente…- Kakuzu sorseggiò il suo caffè.
L’immortale digrignò i denti –Ehi! Un aiutino?-
Kakuzu lo ignorò, avvicinandosi a Zetsu. –Può darsi che dopo la cena possiate andare fuori a fare un giretto… in tal caso…- gli passò nelle mani un folto fascio di banconote.
-Oh, Kakuzu! Siamo commossi!-
Il banchiere lo guardò gelido –Li rivoglio indietro con gl’interessi!-
-Zestu, andiamo a cercare qualcosa di bello da metterti addosso… Chi viene?-
-UN!-
-Vengo anch’io…- informò Sasori.
Kakuzu annuì, Zetsu se ne andò in testa. Il leader uscì dalla stanza, dirigendosi verso il bagno, per controllare Kisame.

Dopo poco, dalla cucina scaturì una voce.
-B******I’ ! AVETE IDEA DI QUANTI BATTERI CI SONO SUL PAVIMENTO?!-