"Una confessione involontaria"

crack couples Nejisaku...

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  1. delpierina993
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    Dunque...da dove posso cominciare...beh prima di tutto, qualche giorno fa ho letto la fan fiction di Orochibuto su Ino e Zetsu (molto spassosa e divertente, complimenti!)...così mi è venuta la felicissima idea ( <_< ) di cimentarmi in questa impresa...ci saranno molti errori, quindi, per migliorare, mi piacerebbe che mi consigliaste...
    Per quanto riguarda la coppia...nn mi linciate :BUAAA: ..mi è venuta così...Neji e Sakura, perkè ora che ci penso Sasuke e Sakura insieme li odio, anke se è ovvia cm coppia, Naruto e Sakura nn mi fa nè caldo nè freddo...l'unica che mi piace di più è Itachi con Sakura però sarebbe stato deleterio scrivere la storia quindi lascio così com'è.
    Qui sono più grandi, quindi nn ci sono spoiler e niente di che...inventato di sana pianta...
    metterò un pezzo alla volta e indovinate...........alla fine ci sarà una sorpresina per chi continuerà a leggere...quindi diciamo che questa fanfic nn è per tutti....detto questo...passiamo al primo capitolo! ;)

    P.S.: per qualsiasi chiarimento chiedete pure! ^_^

    UNA CONFESSIONE INVOLONTARIA


    Capitolo 1

    L
    a Primavera.
    Questa è la stagione in cui i fiori di ciliegio sbocciano in tutta la loro bellezza per dar vita nuova a piante che altrimenti sarebbe difficile considerare e ammirare per quello che effettivamente sono: i ciliegi, alberi che riuscirebbero a distinguersi senza il minimo problema perfino tra cento o mille altre piante.
    E questo è il periodo dove Sakura stava dando il meglio di sé per superare gli esami ANBU e, nello stesso tempo, riuscire a trovare una piccola frazione di tempo libero per distrarsi dagli affannosi turni di lavoro presso l’ospedale di Konoha, dopo essere riuscita ad arrivare a capo di un intero team di medici e infermiere.
    Chi avrebbe pensato che una simile gemma, inizialmente fragile, sarebbe fiorita così splendidamente?
    Sakura Haruno, il così detto anello debole del “Team Kakashi”, decise di smentire queste insinuazioni: a soli 18 anni era riuscita ad affermarsi Jonin e ora, compiuti i 20, a causa della continua insistenza della sua Shishou, nonché Hokage del suo stesso villaggio, Tsunade, si trovava costretta ad affrontare i fatidici esami per diventare ANBU.
    Ma non aveva solo pensato a farsi strada nella carriera; infatti per quanto riguarda il fisico, “dette vita” a un corpo capace di suscitare l’invidia di tutte le kunoichi presenti nel villaggio: snella, alta, capelli mossi, lunghi (naturalmente rosa) e gambe...beh, è poco dire attraenti...
    Così facendo, aveva attirato su di sé l’attenzione di parecchi uomini, che sfrontatamente e senza smettere un attimo, le chiedevano un appuntamento o una cena fuori, ma lei semplicemente non ci faceva caso, non poteva; era troppo impegnata con lo studio, tanto da aver pensato che, se si fosse lasciata andare, sarebbe saltato tutto in aria.
    E, passate le ore dei faticosi allenamenti al caldo, tempo di una doccia rilassante nel suo appartamento, si diresse subito verso il portone dell’ospedale per iniziare il suo turno.
    Era incredibile che non avesse neanche un’oretta di tempo libero da spendere con Ino e le altre.
    Soprattutto ora che Tsunade-sama aveva chiesto a chi altri se non proprio al suo team medico, di tenere d’occhio i file medici della squadra ANBU di Konoha, poiché era tempo per l’ospedale di aggiornare le informazioni presenti negli archivi; per fare questo Sakura avrebbe dovuto includere anche un check-up medico di tutti i ninja della squadra assassina.
    Durante l’intera mattinata successiva la splendida kunoichi e il suo team procedettero con visite su visite, saltando perfino il break per pranzo; così verso pomeriggio rimasero da esaminare solamente i Capitani.
    Fu proprio allora che Yuriko parlò con franchezza.
    “-Non pensate che alcuni di questi Capitani siano davvero carini?-” disse con un birichino sorriso accennato sul volto. “-Che ne dite se facciamo ad estrazione per vedere chi dovremo esaminare?-”.
    Gli altri medici risero alla sua proposta e Sakura, scuotendo la testa alla loro scempiaggine, non vide nulla di male nell’idea.
    Fintantoché finissero il loro lavoro, non importava chi mettesse le mani sul file di chi.
    Ma proprio mentre alcune ragazze cominciarono a scrivere su foglietti di carta i nomi dei vari Capitani, la kunoichi dai capelli rosa non potè fare a meno di lanciare uno sguardo al file di Hyuuga Neji.
    Dunque...Dovete sapere che quasi ogni singola ragazza residente in Konoha, e perfino qualche ragazzo, pensava che l’abile Capitano ANBU fosse uno degli uomini più affascinanti all’interno del villaggio. E coloro che non la pensavano così, lo collocavano sicuramente nella top 5.
    Quindi Neji era stato sempre oggetto di ammirazione da parte di molte donne, malgrado i suoi modi freddi e distaccati, ed era rimasto uno dei più “succulenti” scapoli in Konoha per molti anni.
    Nonostante ciò, sembrava essere ignaro delle reazioni causate tra la popolazione femminile e pensando a concentrarsi solamente sulle missioni, a soli 16 anni riuscì a conseguire il livello di Jonin in un batter d’occhio, superando più record lui in ANBU che qualsiasi altro shinobi nella storia.
    Si vociferava che in missione fosse uno stratega rapido e crudele, come il sussurro di una brezza che annunciava il pericolo e la morte delle sue prede solo pochi secondi prima che il loro respiro si fermasse.
    Un’ombra con capelli scuri che si miscelavano nella notte mentre lui si preoccupava delle prede, un luccichio spietato proveniente dalle sue pupille argentate.
    E così, essendo donna, Sakura non potè fare a meno di essere colpita dal suo charm.
    Qualche settimana prima, la kunoichi aveva incontrato Neji in una cena occasionale, e non si era posta il minimo problema a dare il via ad una nuova conversazione. Da ciò che potè capire, sotto il suo aspetto freddo, il Capitano ANBU era una persona buona, sempre pronta a sacrificare la propria vita per il bene dei suoi compagni: questo era ciò che l’attraeva più a lui.
    Specialmente perché era riuscita ad instaurare un rapporto di stretta amicizia con lui, rifiutava di comportarsi come tutte quelle altre galline che, colta l’occasione, non si facevano scrupoli a lanciargli occhiate oscene.
    Tutte loro erano l’immagine perfetta di ciò che era stata lei molti anni prima, quando aveva ancora una cotta per Sasuke e quindi, viste le catastrofiche conseguenze, era inutile riprendere lo stesso comportamento infantile.
    Ormai aveva 20 anni ed era un medico estremamente affermato...queste stupidaggini erano altamente al di sotto di lei. Non aveva proprio intenzione di rovinare una così sincera amicizia con Neji solo perché ogni volta che parlavano e lui la guardava, notava che i suoi occhi la fissavano intensamente.
    Certo, Neji era bello e attraente, non c’era bisogno di negarlo, ma non aveva assolutamente intenzione di mandare tutto all’aria per un’inutile infatuazione che non avrebbe portato a niente.
    Ma il suo cuore aveva una strana tendenza a mostrarsi traditore e proprio nel momento meno opportuno, si era lanciato avanti e l’aveva colta di sorpresa.
    Cosa che accadde esattamente quello stesso pomeriggio.
     
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  2. csima
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    non male....
    vediamo il seguito...non do mai giudizi approffonditi al primo capitolo xd
     
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  3. delpierina993
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    grazie...il seguito arriverà tra qualche giorno... ^_^
     
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  4. delpierina993
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    Capitolo 2

    D
    opo che tutti i foglietti vennero piegati e mischiati, la giovane Fuka parlò per la prima volta.
    “-Aspettate, penso che dovremmo per prima far decidere a Sakura-san chi vorrà visitare-”, spiegò divertita, “-Poi potremo fare la pesca-”.
    Le altre furono perfettamente d’accordo per farle avere questo “privilegio”, mostrando apertamente la loro ammirazione verso la giovane kunoichi.
    Sakura aveva allenato molte di loro in passato mentre si impegnavano a diventare ninja medici e questo era il minimo che potessero fare per mostrarle la loro gratitudine.
    Per quanto provasse a nascondere la sua improvvisa esultanza, Sakura sorrise e avanzò verso il tavolo dove tutti i file erano accuratamente riposti.
    Era una cosa tra donne, giusto? Non sarebbe accaduto niente di male.
    “-Bene, allora, se non vi dispiace...-” disse Sakura con un subdolo sorriso, “-Penso che prenderò il file del Capitano Hyuuga-”.
    Detto ciò, prese il file di Neji e girò casualmente le pagine al suo interno.
    Le ragazze cominciarono a ridacchiare.
    “-Ahhh, Sakura-san, io volevo la sua cartella-” si lamentò scherzosamente Yuriko.
    “-Mi dispiace cara,-” replicò la splendida kunoichi prima che potesse fermarsi, “-Ma sto pensando di eseguirgli un check-up altamente “PERSONALE”...-”.
    Lasciò danzare le parole libere nell’aria, facendo arrossire alcune ragazze con il loro implicito significato.
    “-Bene, bene, Sakura, sembra che voi ragazze vi stiate divertendo-” suonò una familiare voce maschile proveniente dal vano della porta.
    Tutti medici presenti improvvisamente si voltarono di scatto verso la grande porta della stanza, solo per trovare Kiba, insieme ad altri membri dell’ANBU stare lì impalati, guardandole con sorrisetti intriganti sulle loro labbra.
    Sembrava che avessero ascoltato fin troppo della loro conversazione.
    Ma non sarebbe stato un incontro così imbarazzante se l’uomo di cui Sakura avesse parlato non fosse appoggiato casualmente contro l’uscio della porta, vestito nella sua solita uniforme da ANBU, i capelli raccolti in un’alta coda di cavallo e le braccia incrociate sul petto.
    Il suo viso non rivelò alcuna emozione e i suoi penetranti occhi argentati stavano guardando direttamente lei con un’ espressione imperscrutabile.
    “DIO MIO, AIUTAMI!” Sakura esclamò all’interno della sua mente.
    Poteva già percepire un violento rossore che crepitava lentamente dalle sue guance per arrivare fino alle radici dei suoi capelli.
    Si verificava ufficialmente la fine del mondo e non c’era niente che potesse fare per prevenirla.
    Ma non poteva permettere che la sua fine arrivasse così velocemente, si rifiutava di affondare giù in questo modo.
    Per alcuni sconcertanti secondi, il silenzio regnava all’interno della stanza e la ragazza dai capelli rosei cominciava a pensare di stare davvero per morire.
    D’altronde lei non era stata l’apprendista del quinto Hokage così tanti anni per niente.
    Evocando la sua forza interiore e il controllo che le aveva permesso di superare molte situazioni alquanto pericolose, Sakura fece l’unica cosa che potesse salvarla.
    Lanciò la testa all’indietro e rise.
    “-Sì Kiba, ci stiamo divertendo-”, spiegò brevemente tra una serie e l’altra di risate. “-I ninja medici hanno bisogno di divertirsi ogni tanto, non pensi?-”.
    Sakura sperò che la risata fosse stata abbastanza convincente, senza che nessuno si accorgesse del suo bluff.
    Era la sua unica via di fuga e se la sua strategia non avesse funzionato, sarebbe stata letteralmente seppellita sotto terra di qualche metro tra alcuni minuti.
    “-Ad ogni modo, cosa stai facendo qui?-” chiese Sakura, non volendo che Kiba chiedesse altre informazioni riguardo la precedente conversazione.
    “-Tsunade-sama ha detto che voi ragazze dovreste farci dei check-up, così ci ha mandati qui-” il padrone del cane Akamaru rispose con un sorrisetto.
    “-Bene, suppongo che sia ancora un po’ troppo presto, visto che ci stavamo giusto dividendo le cartelle di ognuno di voi...ma penso che ce la potremmo fare-” spiegò la kunoichi prima di girarsi verso le compagne. “-Ehi squadra, voglio che tutte coloro che abbiano una cartella degli ANBU qui presenti, si affrettino a visitarli. Dopo che vi sarete assicurate che ogni cosa sia al suo posto, potrete procedere con i check-up-”.
    Detto questo, Sakura iniziò la sua lunga cavalcata verso la porta, ignara del fatto che stava ancora stringendo in mano la cartella di Neji.
    “-E lei, Sakura-san?-” chiese Mikoto.
    “-Ci sono delle faccende di cui mi devo occupare prima, tornerò tra poco-” disse nella voce più autorevole che riuscì ad esibire.
    Sakura aveva bisogno di uscire di lì e mettere più distanza possibile tra lei e il Capitano ANBU, ancora appoggiato contro l’uscio della porta, che osservava pensieroso.
    Neji non aveva espresso una singola opinione riguardo tutto ciò e Sakura voleva semplicemente sparire.
    Non possedeva il coraggio per affrontarlo...almeno non ora.
    Così, mentre attraversava l’uscio e passava a pochi centimetri da lui, stando attenta a non incrociare il suo sguardo, si diresse velocemente lungo il corridoio.
    Quando girò l’angolo e fu ormai fuori di vista, scappò via e ingaggiò una corsa frenetica, cercando di allontanarsi il più possibile dallo sguardo inquisitore del Capitano.
    Ora, si trovava chiusa a chiave in un ufficio dell’ospedale e aveva voglia di rimanere lì almeno per il resto dei suoi giorni.
    Semplicemente non avrebbe avuto il coraggio di affrontarlo...non poteva. Sperava che lui l’avesse preso come uno scherzo, come tutti gli altri avevano fatto e che non avesse pensato male di lei.
    Dopo essere stata seduta in preda ad un tormentoso silenzio per quasi 20 minuti, fece un respiro profondo e si appoggiò contro lo schienale della sedia, osservando la cartella posta davanti a lei.
    Ormai non aveva più modo di preoccuparsi: ciò che è fatto, è fatto.
    Se Neji aveva intenzione di giudicarla per ciò che aveva detto, allora così sia...era stato un suo sbaglio non guardarsi le spalle e lasciare la porta spalancata alle sue debolezze.
    Sicuramente, prima o poi avrebbe dovuto affrontare le conseguenze e ciò significava che la loro amicizia avrebbe raggiunto il traguardo.
    La kunoichi provò a ingoiare il terribile nodo che le si era formato alla gola e cercò di pensare a qualcos’altro.
    Alzandosi in piedi, decise che sarebbe stato meglio se si fosse concentrata sul lavoro, così, sporgendosi in avanti, prese il file del Capitano.
    A causa della sua grossa boccaccia, ora si trovava in grossi problemi con Neji Hyuuga e il minimo che potesse fare era di mantenere la professionalità, come sempre.
    Quindi cominciò a studiare tutti i parametri e gli aspetti medici all’interno della cartella, accertandosi che tutto fosse in ordine.


    Fine del 2° capitolo...spero che vi piaccia...^_^
     
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  5. delpierina993
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    Capitolo 3

    Neji non aveva certo bisogno di attivare il suo Byakugan per rendersi conto di quando uno shinobi procedeva con la ritirata. Era facile come leggere il linguaggio del corpo di un uomo, o di una donna in questo caso, scoprire quando i nemici scappavano per salvarsi la vita.
    Se il modo in cui Haruno Sakura aveva stretto la cartella, la sua cartella, nelle sue mani a un punto tale da farsi diventare le nocche bianche, era chiaro come il sole che fosse l’unico modo per lei di uscire da lì, vista la carenza di bombe fumogene.
    Questo, a sua volta, incrementava il significato del suo strano comportamento avuto prima, durante la conversazione con gli altri membri ANBU; loro avevano sentito tutto e in più, era assolutamente logico concludere che tutto ciò che aveva proferito riguardo al dargli un check-up altamente “personale”, era incondizionatamente vero.
    Se Neji fosse stato un qualsiasi altro uomo, avrebbe riso a tutto ciò.
    Così era questo ciò che lei pensava di lui...molto interessante.
    Il prodigio degli Hyuuga non era mai stato interessato in fatto di donne, maggiormente perché non c’erano ragazze in tutta Konoha che valevano il suo tempo. La maggior parte di loro era senza cervello e si buttavano sul primo uomo single che attraversava il loro cammino. Erano incompetenti e shinobi inutili, vantaggiose solo per le missioni di poco conto. Il loro incessante chiacchierare diveniva qualcosa di insopportabile, soprattutto quando doveva sceglierne forzatamente alcune per le missioni. Questo lo aveva portato sull’orlo dell’esaurimento e quando divenne Capitano, spiegò categoricamente all’Hokage che d’ora in poi solo e sempre lui avrebbe scelto i membri dei suoi team.
    All’interno di tutto il villaggio, poteva contare le kunoichi intelligenti, competenti ed estremamente abili sulle punte delle sue dita.
    E, sembrerà strano, ma Sakura Haruno era una di queste.
    Qualsiasi idiota avrebbe notato da subito la sua bellezza, ma gli occhi di Neji riuscirebbero ad andare sempre oltre. Assieme a TenTen, Sakura era l’unica donna in tutta Konoha che potesse tenere testa a Rock Lee in un incontro di taijutsu. La vedeva spesso allenarsi insieme alla Bestia Verde di Konoha e notava il modo in cui combinava le sue mosse abilmente con la forza sovrumana che possedeva.
    Non solo era un’abile combattente, ma anche molto intelligente e si vociferava che avesse perfino superato la sua sensei, Tsunade-sama, in molte delle tecniche indispensabili per un ninja medico.
    Senza dubbio, Sakura era l’incarnazione della kunoichi perfetta, una questione non tralasciata dallo Hyuuga...o da altri uomini, se per questo. Anche se sembrava completamente ignara di ciò, la giovane kunoichi era riuscita a lasciare una scia di ammiratori dietro di sé. La sua dolce e compassionevole personalità dava supporto e conforto agli altri, specialmente nella sua professione e le persone intorno non potevano fare altro che preoccuparsi di lei. Neji una volta aveva origliato i suoi compagni discutere riguardo Sakura durante una missione e anche se non aveva mai partecipato, non poteva che essere d’accordo su ciò che le dicevano.
    Sakura era un gioiello preziosissimo per Konoha tra tutte le altre ninja donna e solo un pazzo sprecherebbe l’opportunità di essere l’oggetto delle sue attenzioni.
    Hyuuga Neji non lo era affatto.
    Anche se non lo dava a vedere, il capitano ANBU provava una certa attrazione per la giovane kunoichi sin dalla loro missione nel Paese della Sabbia alcuni anni indietro. Salvarono il Kazekage e suo fratello Kankuro in pericolo di vita e il modo in cui Sakura mostrò le abilità da ninja medico, fu qualcosa che lasciò Neji di stucco. Diventarono buoni amici da allora e il ragazzo prodigio si considerava molto fortunato di conoscerla nel modo in cui lui solo la conosceva.
    Comunque, non aveva mai considerato la possibilità di inseguire i sentimenti che provava per lei, specialmente quando chiunque sapeva che Sakura era innamorata di Uchiha Sasuke. Neji dentro di sé aveva ammesso la sua attrazione verso la giovane, ma l’aveva lasciata così, dimenticata, senza dargli peso, dando priorità assoluta alle missioni ANBU e ai durissimi allenamenti.
    Ma la sua attrazione verso l’Uchiha era terminata anni fa e ora aveva persino confessato davanti a tutti che era realmente interessata a lui. Se questo non era un chiarissimo invito, Neji non sapeva cosa fosse. Il modo in cui lo aveva ammesso aveva risvegliato tutti i sentimenti nascosti e logorati dentro lui e ora riusciva a vedere la situazione sotto una luce diversa...sotto quella della possibilità.
    Era qualcosa a cui valeva la pena pensarci, specialmente quando non poteva negare il fatto che i suoi occhi avevano una certa tendenza a dare una sbirciatina alle sue gambe ogniqualvolta la dottoressa fosse nella stanza. Quegli stivali possedevano una capacità incredibile per attirare l’attenzione di molti uomini.
    Così, spostandosi dall’uscio della porta, avanzò lentamente verso l’infermiera più vicina.
    “-Presumo che abbiate bisogno della mia cartella per procedere con i check-up-”, Neji chiese al ninja medico, “-S-sì signore-” Mikoto rispose, arrossendo leggermente dopo essere stata appellata dal Capitano ANBU.
    “-Allora tornerò più tardi, visto che la mia cartella è stata ‘involontariamente’ sequestrata-”, disse beffardamente, con del leggero umorismo nella sua voce.
    Il rossore di Mikoto si intensificò ancora, e dovette sorridere invece di rispondere.
    Girandosi, Neji uscì fuori dalla stanza e si diresse verso l’uscita dell’ospedale. Era un pomeriggio afoso e quindi perfetto per allenarsi con TenTen e Lee. Camminando verso i campi d’allenamento, non potè fare a meno che un sorriso gli si formasse sulle labbra, permettendo che alcuni pensieri su una certa kunoichi dai capelli rosa occupassero la sua mente.
    Oh sì, sarebbe sicuramente tornato più tardi per il suo check-up...promesso.
     
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4 replies since 29/6/2008, 11:30   280 views
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