| CITAZIONE (Hiza @ 5/1/2012, 13:29) Prima di avvolgersi nella mantella dell'indignato silenzio, magari pensare che forse, FORSE, si è restii a guardare sto monologo di un'ora e mezza (bello poi quando non c'è il contraddittorio eh?) perché si teme sia la solita crociata sentita e risentita non sarebbe una brutta idea. Ma vabbé, noi povere creature tutta clava e istinto... E' una "lezione" che ha tenuto in un'Università, si spera che chi vi accede abbia i requisiti intellettuali sufficienti e necessari a comprendere un discorso e ad affrontarlo criticamente senza aver bisogno del contro canto. Continuo a non vedere motivazioni nel rispondere con denigrazioni a un topic del quale non se ne è visionato il contenuto, specie là dove non sia in alcun modo NECESSARIO rispondere. Avresti potuto scrivere direttamente stamani mattina.
CITAZIONE Comunque, l'ho visto stamattina mentre facevo colazione e sì, fondamentalmente è il solito discorso vegano. Dimentica (o non ci ho fatto caso io) di evidenziare l'unico aspetto universalmente positivo di un'alimentazione vegana rispetto a una onnivora: il risparmio di acqua (una dieta principalmente a base di carne richiede 4 volte l'acqua di una a base di vegetali per essere "prodotta") e di terreno, che potrebbe essere adibito a culture di cereali ecc. Su questo, in effetti Charlotte ha ragione, la carne costa di più (e difatti il suo consumo può aiutare a identificare una società ricca). Per il resto Gary è molto grossolano e fazioso, quando gli conviene. Questo è l'unico vantaggio agli occhi di uno specista, quale sei tu. La mia prima motivazione nell'intraprendere la strada verso il vegan (che io ho preferito, viste mie esperienze pregresse, fare gradualmente) è stata animalista, ad esempio. Poi ci sono svariate motivazioni, sociali, economiche, ambientaliste, di non minore né maggiore importanza. Sicuramente ha puntato a fare un'orazione più patetica che scientifica, ma del resto approvo il suo approccio: non è solo razionalità quello che muove una persona a spogliarsi dei suoi costumi alimentari (con tutte le difficoltà che ci si può trovare davanti anche nel comprare un semplice dentifricio cruelty free), ma anche un sentimento di empatia verso chi non può parlare né difendersi in alcun modo. E, sebbene sia di natura abbastanza diffidente, non credo che sia un imbonitore di folle. Si è fatto più giorni di prigione per sostenere le sue cause di tanti stupratori.
CITAZIONE Specialmente nel "dimostrare" come l'uomo non sia adatto a mangiare carne, porta come evidenza la conformazione dell'apparato digerente dimenticando però che negli erbivori la proporzione non è quella umana da lui citata, cioè quella umana di 7-13:1, ma è di 16-18:1 (dice il giusto sui carnivori) e che gli erbivori sono fondamentalmente ruminanti e perciò hanno, a differenza nostra, lo stomaco diviso in tre parti; ci ricorda come anche gli erbivori abbiano i canini, non dicendo però che spesso sono denti vestigiali, che solo alcune specie erbivore li hanno (le mucche no, i cavalli se maschi generalmente si mentre tra le femmine siamo sotto il 30%) e che la loro dentatura è paragonabile a quella umana tanto quanto lo è quella di specie onnivore come gli orsi (ah, che tra l'altro hanno un rapporto intestino-tronco attorno al,uh che culo, 10:1); anatomicamente l'essere umano è vicinissimo ai granivori (mangiatori di frutta e semi, quindi secondo la Gary's logic non dovremmo mangiare manco la lattuga), che fondamentalmente sono i primati da cui discendiamo, ma tra erbivori, onnivori e carnivori assomigliamo più ai secondi. Ma di cosa vogliamo parlare? Del fatto che siamo carnivori, che siamo cacciatori? I sopravvissuti infatti agli incidenti aerei sono noti per essere stati ritrovati a cacciare a mani nude per le foreste e per le montagne, invece che a nutrirsi di semi o, nei casi peggiori, dei cadaveri dei loro compagni. In ogni caso, se le tesi "intestinali e dentarie" ti sono sembrate deboli, vogliamo parlare del Ph della saliva? Oppure del fatto che i canini non servono solamente per mangiare, ma anche per difesa? Che l'australopiteco ha dei canini minuscoli, che farebbero sbellicare dalle risate in proporzione qualsiasi carnivoro? Io francamente di base sono contraria a questo tipo di discorsi: c'è addirittura chi sostiene che siamo frutto di un esperimento che ha visto l'unione di una scimmia e un alieno e vogliamo stare a sindacare su un'arcata dentale? Per me sono più che sufficienti le ragioni pratiche del nostro oggi, senza paventare presunte continuità con il passato o ritorni alla natura degni di uomini di mezza età.
CITAZIONE Ci ricorda come saremmo del tutto incapaci di cacciare a mani nude, il che è verissimo. L'essere umano è però dal paleolitico che ha sviluppato tecnologia, per quanto rudimentale, in grado di sopperire alla mancanza di zanne, artigli e zampe possenti cioè è da almeno 2.5 milioni di anni che caccia; il ché, non solo fornisce tempi sufficientemente lunghi per un adattamento dietetico della specie (sono più di 150.000 generazioni), ma manda anche un po' a fanculo l'affermazione del nostro caro giornalista riguardo agli istinti carnivori...a meno che le varie scene di caccia nella pittura rupestre non siano dei fake clamorosi messi li apposta dall'industria alimentare. La "verità" biologica e storica sembra dire che noi discendiamo da mangiatori di frutta, ma ci siamo adattati a mangiare anche carne. Ma cosa significa, perdonami? Con questa frase sostieni semplicemente l'estrema adattabilità dell'essere umano a tutte le condizioni ambientali (non per niente viviamo in ogni dove, al contrario della maggior parte delle specie). Il fatto che per un motivo o per un altro l'uomo abbia ad un certo punto deciso o si sia trovato costretto a mangiare carne, non significa certo che di base è onnivoro. Mi viene l'esempio del cane, che spero concorderai discende dalla stessa famiglia dei lupi, è un ex carnivoro trasformatosi in onnivoro. Perchè? Perchè lo siamo noi e per stare con noi ha dovuto acquisire non dissimili capacità di adattamento. Sicuramente per sopravvivere nel Nord del mondo l'uomo ha dovuto cibarsi di carne, là dove non cresceva niente di vegetale commestibile o almeno non in quantità tali da permetterci di sopravvivere al freddo. Ma non è certo da lì che proveniamo, ma dall'Africa (dove, anche negli estremi nord e sud gli inverni sono estremamente miti). Il fatto che, come dici, ci siamo "adattati" non significa certo che sia il modo corretto di alimentarci: anche i bambini delle favellas si adattano a delinquere per sostentarsi, ma non mi sembra che la società lo reputi per questo corretto.
CITAZIONE Ah, l'intolleranza (non l'allergia eh) al lattosio è al 70% nell'Europa meridionale, mentre in quella settentrionale dovrebbe essere al 35% e negli USA al 22%, in altre regioni è trascurabile; da questo dato uno cosa dovrebbe dedurre? Che siamo più mammoni dei tedeschi? Ehm, al massimo meno. Il discorso mi sembra abbastanza chiaro: tutti i mammiferi si nutrono del latte materno nei primi mesi di vita. A un certo punto, chiamato svezzamento, smettono di assumerlo. Noi continuiamo perchè abbiamo a disposizione animali che ci prestano il loro. Questo non significa che dovremmo continuare a nutrircene. Oltretutto l'intolleranza al lattosio non è che sia sempre sintomatica: c'è chi è portato a fare le analisi per problemi e chi (la maggior parte) non sentirà mai le conseguenze fisiche e continuerà a nutrirsene (non andando nei grafici percentuali, oltretutto). Se io domani andassi a fare le analisi, sebbene non abbia alcun disturbo gastro intestinale (e ci sono periodi in cui mi cibo solo di latte praticamente), credo risulterei intollerante (come il 90% delle persone che fa questo tipo di analisi).CITAZIONE In generale tutti i dati di curi parla, effettivamente shockanti, riguardanti malattie cardovascolari, tumori, ecc derivano dal particolare che Yourofsky vive negli STATI UNITI D'AMERICA, in cui la parola dieta significa ancora "non mangio" e non "fare attenzione a quel che mangio". I cittadini degli USA mettono quantità enormi di formaggio e carne ovunque, sbavano quando vedono questo; loro non mangiano carne, loro ne ABUSANO. Pure l'acqua ti "avvelena" se te ne bevi 18 litri, so what? Che i vari disturbi da lui elencati siano legati ad abusi, e non al consumo in sé di carne, uova e latticini, è indicato anche dal fatto che in Italia, dove c'è per ora una dieta più equilibrata, non vedo tutti sti scaffali di integratori e vitamine (almeno a Roma ne vedo solo in negozi che trattano prodotti come anabolizzanti, creatina ecc per chi si vuole "pompare"...e anche qui si parla di abusi). in
Ma noi non abbiamo i negozi di vitamine. Da noi vengono vendute in OGNI farmacia. Semplicemente è diverso il metodo di commercializzazione: da loro vendono l'aspirina al supermercato e da noi no. Se vai in farmacia o in erboristeria troverai a scaffali pieni di integratori di vitamina A, B, B1, C, D e tutto l'alfabeto del bravo bambino che finisce le verdure. Lobby farmaceutica, blablabla...
CITAZIONE Sulla dieta vegana, poi, vorrei ricordare come non è esente da deficienze, specialmente nella B12 e nel ferro (le cui carenze possono essere causa di anemia) e che quindi spesso c'è il bisogno di ricorrere ad alimenti fortificati o direttamente a integratori esterni. Legumi, cereali, spinaci, noci... Il ferro non è un problema dei vegan/vegetariani, al massimo un clichè vecchio come il cucco. La questione della B12 non è a sostegno della tesi "carn/onnivorista". Qui spiega un pò di cose da un "vegan point of view".
CITAZIONE Non è tanto sulle questioni alimentari (che fondamentalmente sono controverse, perché se da una parte ci sono gli interessi dell'industria "carnificia" dall'altra c'è quella della soia, che è brevettata), ma sulla concezione degli animali, e della natura in generale, che non sono per nulla d'accordo. Una mucca è capace di avvertire il dolore come un umano e probabilmente ha un simile grado di autocoscienza, ma di certo il suo cervello non funziona come il nostro (così come manco l'intestino, by the way); nel video su quei coglioni che picchiavano le mucche, avete notato come una mucca non si sia neanche girata a guardare quando il tizio prendeva il cucciolo per picchiarlo? Vi è sembrata una reazione "umana", da individuo capace di provare empatia? Avete mai visto una zebra provare orrore o paura per un'altra zebra che veniva squartata da un leone? Perché è questo, l'empatia, la capacità di astrazione e proiezione, che ci distingue, una persona molto "umana" è una persona capace di provare dolore per le sofferenze altrui; provarlo per le proprie significa semplicemente avere un apparato nervoso. A me quello che colpisce spesso nei documentari è proprio il totale menefreghismo degli animali quando un simile viene ammazzato da un predatore. La verità che tende a emergere è che la natura è egoista, quel che conta è trasmettere i propri geni e sticazzi del resto. Non è innocente la mucca nel non fare altro che mangiare erba né è crudele il leone che ammazza i cuccioli del precedente capobranco (con le madri che guardano indifferenti), perché questo presupporrebbe un'etica. "E' utile per la trasmissione dei miei geni? Posso farlo? Allora lo faccio": è così che ragiona la natura, non a "giusto e sbagliato". Forse è proprio il nostro essere "speciali", che Yourofsky snobba, che ci permette di agire e pensare moralmente, di non discriminare chi appartiene a un diverso "branco". Difatti, guarda caso, è in tal senso che si parla di comportamento civile, mentre chi se ne discosta viene spesso definito una bestia. Ma lo vedi cosa scrivi? Lo rileggi? Se siamo così speciali, così empatici, lo dovremmo essere verso qualsiasi animale di qualsiasi specie, non solamente verso i nostri simili. E' dall'essere superiore che ci si aspetta quella che definisci, così ingenuamente, umanità, non certo dalla bestia. Innocente lo sia cosa significa? Che non nuoce, che non fa intenzionalmente e gratuitamente del male. Se un leone sbrana una gazzella è per mangiarla, se un Una per volta, con le sue stesse mani, cosa che un essere umano non sarebbe assolutamente capace di fare. Vorrei proprio vedere quanti "carnivori" ci sarebbero se tutti dovessero uccidere e sventrare l'animale che mangiano, se alla gallina con cui fai il brodo dovessero tirare il collo, come facevano i nonni. E' più facile chiamare bestia, de individualizzare le categorie avverse ai propri schemi mentali, che questi siano le vittime di una guerra lontana fatta per ragioni economiche, condannati da friggere sulle sedie elettriche o animali ammassati dentro una stalla, in religiosa attesa del proprio turno di morire e basta. Tiziano Terzani in una delle sue ultime interviste dice "Come si può allevare la vita per ucciderla e mangiarsela?".
Hai un cane? Come mai non è ancora finito nel forno? Così bestiale, così gretto, così... privo di umanità.
CITAZIONE Anche se in quei 70 minuti di blabla non avesse detto altro che verità su verità, rimarrebbe comunque la questione di fondo: perché cazzo si preoccupa dei problemi degli animali prima che delle condizioni, mica tanto migliori (anzi probabilmente anche psicologicamente peggiori), in cui vivono le PERSONE che coltivano e raccolgono il cotone con cui si veste e la soia che mangia? Come fa a dire che lo stile di vita vegano è condotto senza far soffrire NESSUNO? Io uno così o lo chiamo scemo o lo chiamo ipocrita, fate voi. Che la soia che mangia e il cotone con cui si veste è raccolto da esseri umani in deleterie condizioni di vita è prima di tutto una tua supposizione, mentre la realtà degli allevamenti intensivi è un dato di fatto puro e semplice. Oltretutto non mi risulta che nemmeno in Somalia chiudano i bambini in scatole di ferro in modo che le loro carni rimangano carni e tenere.
La verità è che nessun essere umano, alla fine, nasce unicamente con lo scopo di morire. Destino riservato a milioni di animali.
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